Versiliadanza

STAGIONE DANZA 25/26
AGAIN-ST

 

GIOVANI INFELICI
Domenica 2 novembre
Teatro Cantiere Florida

prima nazionale

da P.P. Pasolini
con Stella Ciutti, Matilde Danti, Luca Pedron, Emanuele Taddei
e con Ensemble Fuori dal Coro
regia e drammaturgia di Riccardo Massai
coreografia Angela Torriani Evangelisti
direttrice del coro Chiara Piccioli
assistente alla coreografia e alla regia Claudia Nuzzaci
costumi Silvia Avigo
spettacolo di teatro-danza
coproduzione Archètipo e Versiliadanza
disegno luci Andreas Froeba
con la partecipazione dell’Ensemble Fuori dal Coro diretto da Chiara Piccioli

spettacolo per i 50 anni dalla morte di P.P. Pasolini

Testo pubblicato postumo nel 1976, all’interno delle Lettere LuteraneGiovani infelici è ancora estremamente attuale: i giovani di oggi sono infelici, perché come scrive Pasolini, «i figli che non si liberano dalle colpe dei padri sono infelici».
L’autore analizza i metodi di educazione: i compagni, i genitori, la scuola, e riflette con orrore sul ruolo ormai decisivo della televisione, nonché sulla perdita di autorità della scuola, definita «insieme organizzativo e culturale di diseducazione».
Il “trattatello” pedagogico, incompiuto per l’improvvisa morte dell’autore, riporta fra le sue ultime frasi: «è il possesso culturale del mondo che dà felicità», tracciando una strada che ancora oggi insegna.

2 novembre, ore 17:30
incontro con il pubblico

Pasolini e il teatro: una storia d’amore postuma
a cura di Michele Pascarella

Un incontro in quattro movimenti per affacciarsi sulla distanza che separa – e sul filo che unisce – Pier Paolo Pasolini e il teatro. Il racconto di un rapporto vivo ma conflittuale, quando Pasolini era in vita. Un viaggio, con immagini e brevi video, tra alcuni allestimenti che dopo la sua morte hanno continuato a interrogarlo e reinventarlo. Un dialogo con il regista Riccardo Massai e la coreografa Angela Torriani Evangelisti , per scoprire il loro Pasolini. A chiudere, la lettera-poesia di Elsa Morante a PPP, scritta dopo la sua morte, nel segno di un dialogo che non finisce.