Versiliadanza

Anteprima Stagione Danza
LAMPYRIS NOCTILUCA 
24 ottobre ore 21
Teatro Cantiere Florida 
di e con Aristide Rontini
drammaturgia Gaia Clotilde Chernetich
musiche originali live Vittorio Giampietro
disegno luci Giulia Pastore
tecnico luci Angelo Generali
audio-descrizione poetica live (per un pubblico cieco) Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello
collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale – Focus CARNE, Ass. Cult. Nexus – Aps
con il sostegno di Versiliadanza, Onassis AiR
nell’ambito del progetto Europe Beyond Access
cofinanziato dal programma Europa Creativa, Progetto Residenze Artistiche 2022/2023 Area Cultura Comune di Imola, Masque Teatro
con il sostegno di MiC – DIREZIONE GENERALE SPETTACOLO per il progetto RIFRAZIONI di Oriente Occidente, APS Arcigay Il Cassero / Gender Bender, Centro Servizi Culturali Santa Chiara, APS Fuori Luogo (Festival Fisiko!), IAC – Centro Arti Integrate, Menhir/Le Danzatrici en plein air, TeatroMenzatì/Tex il teatro dell’ExFadda, Associazione Nexus, Versiliadanza
si ringrazia Ass. Altriballetti
Aprendo il campo all’ascolto di risonanze profonde tra la quotidianità e il passato, tra il mondo materiale e una dimensione puramente percettiva, Aristide Rontini dialoga con l’eredità di Pier Paolo Pasolini. La prospettiva di questo solo fa luce sul corpo come luogo di trasformazione e visioni immaginifiche. La sparizione delle lucciole, evocata da Pasolini nel suo articolo del 1975, è un’immagine che sostiene il processo creativo “da dentro”. Senza apparire metaforicamente nel corpo che si pone all’attenzione degli spettatori, la lucciola pasoliniana rappresenta innanzitutto una postura poetica. Illuminato da una luce che rinfrange tutte le forme di presenza che il corpo di Aristide Rontini è in grado di incarnare, non si pone limite allo sguardo di chi osserva. La danza è portatrice di una diversità che non è più solo auspicata, promossa, celebrata e descritta, ma pienamente vissuta. Tra vissuto interiore ed esteriore – tra vécu e ressenti – il corpo si espone e danza, ponendosi al di fuori di un’univoca lettura.