Versiliadanza

Lunedì 13 settembre dalle ore 19:30 nel nell’anfiteatro, nel Parco della Limonaia di Villa Strozzi, andranno in scena 4 spettacoli. La giornata inizia con Romanza, Le Jardin, una produzione Cie Twain per uno spettacolo creato più di 10 anni fa da Loredana Parrella. Quattro nuovi interpreti, che si alternano in un gioco di simbiosi e minimalismo fatto di ripetizioni. Dai giardini verdi dell’infanzia alle stanze vuote e buie dell’esistenza umana in un’esplosione ipnotica ed emotiva per lo sguardo, si esprimono i mondi interiori del femminile e del maschile. A seguire Zato’ E Ychì. Fino alla fine prodotto da Asmed Balletto di Sardegna. Zatoychi, è un invincibile spadaccino cieco della tradizione giapponese a cui hanno dedicato numerose serie tv e di recente un bel film “Chi, conoscendolo, volesse individuarne nel nostro lavoro le tracce, le ritroverà nell’ironia che a tratti lo permea, oltreché in un oriente mitico che ci siamo divertiti a reinventare.- scrive la compagnia-Per noi Zatoychi divide in due la sua anima, scindendosi in forma maschile e femminile, e diventa Zato’ & Ychi’, due samurai che si scontrano in tre cruentissimi combattimenti, sostenuti e incalzati da due percussionisti impegnati a loro volta in un confronto serrato”. Zato’ & Ychi’ è una performance emozionante e senza respiro. I costumi indossati dai due danzatori sono un elemento essenziale. Trapunti di miriadi di campanelli, sono sculture sonore in movimento che ricordano alcuni felici esperimenti teatrali della Bauhaus. Incorporano oggetti metallici che al momento opportuno vengono scossi e percossi: sono infatti i costumi stessi a creare una colonna sonora e a dettare in parte, col loro peso e volume, il movimento dei danzatori. Inizialmente i duellanti devono affrontare non solo la violenza dello scontro, bensì anche il peso delle proprie armature sonore; il terzo combattimento, in cui i samurai indossano degli Hakama – indumento alle cui pieghe vengono fatti corrispondere i precetti del Bushidō, il codice di condotta morale del guerriero giapponese – è invece rarefatto e nudo. Con MA, firmato dal giovane coreografo e danzatore Michele Scappa, con le musiche dal vivo di Antonio Cortesi e prodotto da Company Blu, s’intende ricercare i contrasti vitali e necessari dell’essere. Partendo da un ascolto attento e globale, il mondo sembra dividersi sempre in due poli ed il corpo è attratto da forze opposte e contrastanti. A concludere la giornata The Rite una produzione Compagnia Naturalis Labor con la coreografia e regia di Luciano Padovani che vede in scena la danzatrice Elisa Spina. Un rito, tra il sacro e il profano, per raccontare una umanità perduta. Uno spettacolo intimo, primordiale, affascinante che rapisce per la sua immediatezza e forza. Un assolo che ci spinge a riflettere sul tema dell’evoluzionismo, conducendoci in un viaggio nel mistero del rito.

 

Infoline:

info@versiliadanza.it

 biglietto intero 10€ / Ridotti 5€